Ischia nel mito....
Note
1) Breislak, Top.fis. della Campania -- Spallanzani, Viaggi
alle due Sicilie -- Fuchs, L'isola d'Ischia -- Fonseca, Geologia dell'isola d'Ischia, Firenze 1870 -- Gatta, L'Italia,
sua formazione, suoi vulcani e terremoti, Milano, Hoepli 1882
-- Mercalli, L'isola d'Ischia e il terremoto del 28 luglio 1883,
Milano 1884 -- Johnston Lavis, The carthquakes of Ischia,
Napoli 1886.
2) Fra Ischia e il promontorio Miseno vi sono bassi fondi coperti
da 25 metri d'acqua, al più. Perciò, i geologi hanno
estesa la denominazione di campi flegrei che l'antichità dava
soltanto alla regione continentale.
3) Ora, monte Elbrus, 5630 m.
4) Da epi sopra e vmos spalle, perché, secondo
la favola, il monte premeva sopra il gigante.
5) Ovidio, Silio Italico, Lucano, Stazio, Valerio Flacco.
6) N. H. lib. III, XII, 6 Homero Inarime dicta.
7) Aen. lib. IX, 710 e seg.
8) ........ In tal guisa di Baia
Su l'Euboica riva il grave sasso
Ch'è sopra l'onde a fermar l'opre eretto,
Da l'alto ordigno, ov'era dianzi appreso,
Si spicca, e piomba, e fin ne l'imo fondo
Ruinando, si tuffa e frange il mare,
E disperge l'arena. Onde ne trema
Procida e Ischia, e 'l gran Tifeo se n'ange
Cui sì duro covile ha Giove imposto.
9) N. H. lib. III, XII, 6: Aenaria.... dicta Graecis Pithecusa,
non a simiarum multitudine, ut aliqui existimavere, sed a figlinis
doliorum.
10) Met. XIV, 89 e seg.
11) N. H. lib. III, XII, 6: Aenaria ipsa a statione navium
Aeneae... dicta.
12) Strabone p. 247.
13) Per la istoria di Napoli e d'Ischia nell'età sillana. Mem.
letta all'Acc. d'arch. 8 maggio 1900.
14) Ricerche st. e geogr. sull'Italia antica. Torino 1908.
15) Odissea VII, 68 nella versione di P. Maspero.
16) Strabone p. 243.
17) Nella sua poesia su Pesto. Scrisse anche versi su Nisida, Procida
e Ischia.
18) I, 25.
19) La bella Scheria, ossia la terra dei Feaci. Trieste, tip. Loyd
Aus.-Ung. 1875.
20) Phéniciens et Grecs en Italie d'après l'Odyssée.
Paris, Leroux, 1906.
21) VIII, 22, 5: "Cumani Chalcide Euboica originenm trahunt,
classe, qua advecti ab domo fuerant, multum in ora maris eius, quod
accolunt, potuere, primo in insulas Aenariam et Pithecusas egressi,
deinde in continentem ausi sedes transferre."
22) Non Livio soltanto, ma anche Ovidio, Met.
XIV, 89; Pomp. Mela, II, 121. Mart. Capella, VI, 144 e altri, parlando
di quest'isola, le danno il duplice nome. Come nel medioevo l'isola
si distingueva in Iscla e in Castrum Geronis, è molto probabile
che anche nell'antichità i due nomi corrispondessero a due
località della stessa isola. Di questa opinione è anche
il Pais, op. cit; Ricerche st. e grogr. p. 248.
23) Peripl. v. Kampanoi.
24) V, p. 247.
25) Strab. V, p. 247.
26) Op. cit.
27) VI, p. 248.
28) Nella Vita di C. Mario.
29) Op. cit. p. 266.
30) Svet. Aug. - Strab. V, p. 247.
31) "Vitiorum diversorium".
32) Epis. Lib. I, 1, 85: Nullus in orbe sinus Baiis praelucet amoenis.
33) Epigr. lib. XI, LXXXI.
34) Sat. lib. I, III.
35) Silv. lib. II, II.
36) Ib. lib. III, V.
37) N. Corcia, Storia delle due Sicilie, vol. II, cap. 69.
38) Corcia, op. cit.
39) Notizie degli scavi di antichità. An. 1895, p. 83.
40) Fu veduta e trascritta dal Mommsen (Unterital. Dial, pag. 197;
C. I. Gr. 5861 con agg. p. 1259; e C. I. L. vol. X, par. I p. 679).
Questo monumento è scomparso dal luogo ov'era in origine. Al
Pais che ne faceva ricerca fu detto che il masso era stato precipitato
nella sottostante tonnara! Op. cit. p. 238.
41) Icon. II, 17 p. 835 Olear.
42) V, p. 248.
43) Timeo nacque l'anno 352 a. C.
44) N. H. lib. II, LXXXIX, 88: "Mox in his (Pithecusas7
montem Epopon, cum repente flamma ex eo emicuisset, campestri aequatum
planitie. In edadem et oppidum haustum profundo, alioque motu terrae
stagnum emersisse".
45) Contributions to the study of Earth-Movements in the Bay of Naples,
Westminster, 1903.
46) Op. cit. vol. I, cap. V, p. 166. Pavia, 1792.
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