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Colonna Vittoria
Colpo di luna
Colucci Edoardo
Colucci Vincenzo
Commissario Raimondi, Il (Fiction TV del 1998)
Comune unico
Comunicazioni marittime
Comunicazioni terrestri
Conchiglia, La
Concorso di musica V. Mennella
Configurazione costiera
Congresso internazionale di Idrologia
e Climatismo
Conte Antonio
Conte Franco
Conte Giuseppe
Conte Michele
Convegno Scuola e Turismo
Convegno turistico
Convento agostiniano di S. Maria la Scala
Convento dei Frati Minori d’Ischia
Convento Passionisti
Cooper James Fenimore
Cooper Williams
Coppa di Nestore
Coppola Ciro
Corafà, Giorgio.
Corot Camille
Corsa dell’Angelo
Corsaro dell’isola
verde, Il (Film 1952)
Corsaro nero, Il (Film 1936)
Corso Angelo Rizzoli
Corso Vittoria Colonna
Corte letteraria d’Ischia
Cortese, Edgardo
Cortiello, Marioo
Cossa
Cossa, Baldassarre
Cratere del naufragio
Cremato
Cremonini Leonardo
Cristianesimo
Croce Benedetto
Cultura, La
Cuotto
Curie Sklodowska Marie
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Colonna,
Vittoria (Marino 1490-Roma 1547). Poetessa italiana, figlia di Fabrizio
Colonna, gran Conestabile del regno di Napoli, sposò Ferrante
Francesco d’Avalos,
marchese di Pescara, valoroso condottiero: la cerimonia religiosa si
svolse il 27 dicembre del 1509 sul Castello d’Ischia, benedetta
dall’arcivescovo di Gravina Mons. Matteo d’Aquino, zio
materno di Ferrante; testimoni per lo sposo Giovanni Musefilo e l’ischitano
Melchiorre Cervera; testimoni della sposa il poeta Galeazzo di Tarsia
e l’ischitano Giovanni Paolo Cossa. Quando nel 1525 Ferrante
morì per le ferite riportate nella battaglia di Pavia, Vittoria
si dedicò al culto della memoria del marito e ad una intensa
vita spirituale, passando il suo tempo tra soggiorni in conventi e
partecipazione a cenacoli intellettuali e religiosi. Passò peraltro
molta parte della sua vita a Ischia, dove nel Castello si sviluppò un
vero e proprio cenacolo letterario. Vittoria ebbe legami d’amicizia
con esponenti della riforma cattolica, come Occhino, generale dei Cappuccini,
i cardinali Bembo, Poe e Contarini, e con M. Buonarroti. Ischia nelle
sue Rime è citata con l’appellativo di “scoglio” seguito
da vari aggettivi, secondo lo stato d’animo della poetessa.
Colpo di luna. Incontri intorno alle
arti spazio-visive e alle comunicazioni di massa, organizzati a Forio negli
anni 1967, 1986, 1991, con la partecipazione di artisti italiani e stranieri.
Colucci, Edoardo (Ischia 1901–1975). «Pittore
discontinuo e non molto prolifico. La chiave interpretativa è in lui
utrilliana e, come nell’artista parigino, le case, le stradine, le barche,
i carretti e i personaggi sono meticolosamente delineati e definiti in ogni
dettaglio. Le sue vedute sono improntate da un’atmosfera rarefatta, sospesa,
inquietante, accresciuta dai contrasti tra i cieli neri, imbronciati, dei suoi
paesaggi, e gli azzurrini o rosa teneri degli intonaci borbonici delle antiche
architetture isolane che si stagliano nell’aria con netta e quasi crudele
evidenza. Edoardo Colucci disperse il suo talento di pittore per un’impostazione
quasi mondana che aveva dato alla sua vita, quasi che fosse, o si sentisse,
obbligato a fare da cerimoniere a tutti gli ospiti illustri che amava accogliere
nello studio sulla marina di Porto d’Ischia. Ma, nonostante questi limiti,
la sua pittura ha un carattere inconfondibile, come dimostra in particolare
il quadro La casa rossa» (Paolo Ricci). <<<
Colucci, Vincenzo (Ischia 1898-1970).
Pittore allievo di Casciaro. «La pittura di Vincenzo Colucci può dirsi
quasi sempre improntata con naturali attitudini a concetti di serietà di
una evidenza persuasiva. In particolar modo le attitudini realizzatrici del
Colucci si rivelano attraverso l’uso del colore e nelle morbidezze dei
rapporti tonali. Ma se è nella colorazione che il Colucci ha meglio
progredito e dove egli trova la sua maggior ragione di essere distinto, non
mancano neanche i fermenti di una volontà stimolata verso la costruzione
del quadro. Questo è il punto centrale che bisogna mettere davanti alla
valutazione di questa pittura, la quale, pur connettendosi ad un concetto naturalistico,
cerca non di meno di superarlo. Dire qui in qual grado egli riesca a superare
quello che noi definiamo col termine di naturalismo sarebbe un lungo discorso.
A noi, del resto, basta un richiamo sommario, per quel tanto che può servire
alla nostra asserzione, su quei dipinti, fra i molti raccolti, che più rispecchiano
la suaccennata tendenza, e cito “Passeggiata a Villa Borghese’’ - “Paesaggio
toscano” - “Studio all’aria aperta” - “Fiori”» (Carlo
Carrà). <<<
Commissario Raimondi, Il (Fiction
TV del 1998 per Canale 5). Regia: Paolo Costella. Attori:
Marco Columbro, Barbara De Rossi, Antonio Campobasso, Lola Pagnani, Vincenzo
Peluso, Antonio Casagrande, Luisa de Santis, Domenico Fortunato, Lorenzo Mainoni,
Mariano Rigillo, Alberta Viti. - Trama: Il commissario Raimondi lascia
Milano per trasferirsi a Napoli, dove risiede la sua famiglia, che aveva trascurato
per il lavoro, ma al suo arrivo viene coinvolto in un intrigo. il rapimento
di suo cognato. Girato tra Ischia Porto, le terme del parco termale Castiglione
ed alcuni angoli di Ischia Ponte. <<<
Comune unico. Fu unificata l’isola
d’Ischia nel 1938 con decreto regio n. 1648 del 25 agosto 1938-XVI (“...
abbiamo decretato e decretiamo: I comuni di Barano d’Ischia, Casamicciola,
Forio, Ischia, Lacco Ameno e Serrara Fontana sono riuniti in unico comune con
denominazione “Ischia” e sede municipale in Ischia” – Vittorio
Emanuele III - Mussolini). La proposta di unificazione era stata fatta
dai rispettivi commissari prefettizi e podestà: dott. Salvatore Cuzzocrea,
comm. pref. di Barano; cav. uff. Antonio Vittorio Conte, podestà di
Casamicciola; cav. uff. Vincenzo Matarese, podestà di Forio; cav. uff.
Berardino Buonocore, comm. pref. di Ischia; cav. uff. Raffaele Taliercio, podestà di
Lacco Ameno; avv. Antonio Cortese, podestà di Serrara Fontana. Esperienza
di breve durata, poiché nel 1945 furono ricostituiti i precedenti comuni
con decreto legislativo luogotenenziale del 21 agosto 1945 n. 556 (“...
I comuni di Barano d’Ischia, Casamicciola, Forio, Ischia, Lacco Ameno
e Serrara Fontana fusi nell’unico comune d’Ischia con R. decreto
25 agosto 1938 n. 1648, sono ricostituiti con la circoscrizione preesistente
all’entrata in vigore del decreto medesimo” Umberto di Savoia – Parri). <<<
Comunicazioni marittime. Napoli e
Pozzuoli sono le basi di partenza e di arrivo dei collegamenti marittimi, sia
di Ischia che di Procida, con la terraferma che sono assicurati attraverso
motonavi, traghetti e aliscafi, con orari e frequenze variabili e stagionali
(breve durata ha avuto il servizio mediante elicotteri). Ad Ischia i punti
di imbarco e sbarco sono i porti di Ischia, Casamicciola e Forio (quest’ultimo
limitato soltanto agli aliscafi); a Napoli il Molo Beverello e la stazione
di Mergellina. Le “vie del mare”, introdotte per iniziativa dell’assessore
regionale Franco Iacono, furono un anno utilizzate anche per collegamenti intercomunali
verso le spiagge più rinomate ma, nonostante i positivi risultati, non
furono poi riprese e riorganizzate. <<<
Comunicazioni terrestri. L’isola è dotata
di una rete viaria composta dalla statale 270, da strade provinciali e comunali,
oltre che da mulattiere e sentieri; essa permette di raggiungere facilmente
qualsiasi sua parte. Negli ultimi tempi si avvertono nel traffico i disagi
delle grandi città, soprattutto nei mesi estivi: rallentamenti, inquinamento,
scarse possibilità di parcheggio, ecc., a causa del sempre crescente
numero di veicoli in circolazione, sia locali che provenienti dall’esterno.
Distanze stradali fra i vari centri: Ischia Porto (in direzione Ovest): Casamicciola
Km 3,9 Lacco Ameno 5,9 Forio 9,7 Panza 14,1 S. Angelo 17,1 - Ischia Porto (in
direzione Est): Ischia Ponte 1,9, Pilastri 2,8, Barano 5,8, Maronti 8,7, Serrara
Fontana 12,1, Sant’Angelo 13,8. <<<
Conchiglia, La. Locale aperto a Forio
dopo la guerra (anni 1940), su iniziativa di un ex ufficiale del Nord Italia
che si era trasferito nell’isola. Vi si esibiva Romano Mussolini, qui
giunto con la madre Rachele che vi era stata confinata. Il musicista (fisarmonica)
incontrò Ugo Calise (chitarra) e insieme costituirono una band,
completata da Ugo Corvino al pianoforte e Vincenzo Calise alla batteria. <<<
Concorso di musica V. Mennella. Manifestazione
organizzata dalla Scuola Media Statale “Enrico Ibsen” di Casamicciola
Terme per ricordare la figura del preside Vincenzo Mennella (v.), e che si
basa su esperienze di carattere musicale da parte degli alunni. Vi prendono
parte scuole non solo d’Ischia, ma anche della terraferma. <<<
Configurazione costiera. Oltre il
porto d’Ischia, procedendo verso ponente, si ha la collina di S.
Alessandro, ai cui piedi si stende la spiaggia degli Inglesi. Seguono
il Castiglione, dove da alcuni anni è stato realizzato un parco termale,
il Bagnitiello e il Mortito. Qui si incontra la Punta della Scrofa che con
Monte Vico delimita l’ampia insenatura con i centri abitati di Casamicciola
e Lacco Ameno. Di fronte alla Punta della Scrofa si trovava un bagno omonimo
o detto anche della Spelonca, poi sommerso dalle acque, a causa del bradisismo
cui è soggetta l’isola. Lungo il mare procede la via di comunicazione
(litoranea – statale 270) che presenta qua e là spiagge (Perrone,
Suor Angela, Fundera, Fungo) e impianti balneari. Tra Monte Vico, su cui si
erge la Torre aragonese del XVI secolo e sul quale si stanziarono i primi coloni
greci fondando Pithecusa, e la successiva Punta Cornacchia vi è la baia
di San Montano con la omonima spiaggia, dove approdò la barca recante
il corpo della Vergine e Martire africana S. Restituta; nella parte interna,
già zona archeologica e sede della necropoli di Pitecusa, è sorto
il parco termale Negombo. Si ha poi Punta Caruso. La costa alta e impervia
si esaurisce in località Montevergine, dove si apre la bella spiaggia
di S. Francesco, a ridosso della quale si innalza il tempio di S. Francesco,
sede di pellegrinaggi all’inizio della primavera. Segue la spiaggia della
Chiaia, fiancheggiata da una strada litoranea che conduce a Forio e al suo
porto e che, proseguendo ancora sotto il piazzale del Soccorso, promontorio
su cui sorge la omonima chiesa e da cui si ha un magnifico panorama sul mare
e sulla montagna, porta sino a Citara. Lungo detto percorso si incontrano gli
scogli detti degli Innamorati, la spiaggia di Cava dell’isola e infine
la spiaggia di Citara, presso la quale vi è il grosso complesso termale
dei Giardini Poseidon, la cui presenza ha fatto sviluppare nella parte interna
una notevole quantità di strutture alberghiere che hanno dato a Forio
un impulso economico di grande portata. L’ampia baia presenta anche scogli,
i cui nomi si trovano già citati con cura in antichi testi: Pietra rossa,
Pietra nera, Pietra bianca, Pietra del Cavallone, Becco dell’aquila.
Superato il promontorio dell’Imperatore, sul quale vi è un faro,
si ha una costa alta con insenature più o meno profonde; caratterizzano
il tratto anche scogli come la Nave e le Chianare di Spadera, presso le quali
troviamo la grotta del Mavone. Tra Capo Negro e Punta Chiarito si apre la piccola
insenatura di Sorgeto, frequentata anche per le sue acque termali. Punta Chiarito
ha richiamato ultimamente l’attenzione degli archeologi per il ritrovamento
nella zona di tracce di un villaggio rurale greco; vi sono in corso ulteriori
ricerche. La strada carrozzabile in questa parte dell’isola corre lontano
dalla costa raggiungibile mediante mulattiere. Superata Panza, si procede verso
Succhivo sino a Sant’Angelo, sviluppatosi sulla terrazza tufacea della
costa, mentre una striscia di sabbia congiunge il villaggio all’omonimo
promontorio, sul quale sono visibili i ruderi di una antica torre. Il paese
ha raggiunto negli ultimi tempi un forte sviluppo turistico, costituendo nell’ambito
isolano quasi un’oasi di tranquillità non soggetta ai disagi del
traffico veicolare. Ci si imbatte poi nella spiaggia dei Maronti, raggiungibile
via terra da una strada che parte da Barano e attraversa la frazione di Testaccio.
Vi sono presenti vari fenomeni termali (Fumarole, Pantano, Cavascura, Olmitello
e, più internamente, Nitrodi) che ne fanno un luogo di grande richiamo:
la stessa sabbia è resa molto infuocata dalle manifestazioni vulcaniche.
Peraltro sono da mettere in atto interventi per contrastare il fenomeno dell’erosione
marina. Il paesaggio offre successivamente ancora coste alte tra Punta della
Signora e Punta Parata, detta anche Centoremi; un meraviglioso scenario costituisce
la Scarrupata tra Capo Grosso e Punta San Pancrazio; si hanno inoltre Punta
della Pisciazza o della Bisaccia, Punta della Cannuccia, oltre caratteristiche
grotte, come quella del Mago. Sul promontorio si è sviluppata Campagnano,
frazione del Comune d’Ischia. Si arriva quindi alla località di
Cartaromana (anticamente Plagae Romanae) dove si ammirano la Torre di Michelangelo
(Torre Bovino di Guevara) e gli scogli di S. Anna. Qui nello specchio d’acqua
del Castello si sviluppò l’antica cittadella di Aenaria; il 26
luglio vi si svolge la tradizionale festa di S. Anna con la sfilata delle caratteristiche
barche addobbate. Siamo ad Ischia Ponte, centro di particolare interesse storico
e architettonico, l’antico borgo Celsa. Sul Castello s’intrecciò una
storia ricca di eventi non solo guerreschi, ma anche culturali e artistici
per la presenza nel Cinquecento di un vero e proprio cenacolo letterario intorno
a Vittoria Colonna. Da Ischia Ponte a Ischia Porto è un susseguirsi
di spiagge (Pescatori, Punta Molino, Lido, S. Pietro) e di stabilimenti balneari.
Prima del porto si incontra la collina di S. Pietro, sulla quale ha sede il
Laboratorio di Ecologia del Benthos. <<<
Congresso internazionale di Idrologia e Climatismo. Convegno
di grande interesse scientifico che si svolse a Lacco Ameno nel 1958 con la
collaborazione della International Society of Medical Hydrology e
della Fédération Internationale du Thermalisme et du Climatisme,
organizzazioni l’una medico-scientifica e l’altra sociale-organizzativa;
vi parteciparono le più alte personalità del mondo medico e termale
di ogni nazione, dall’Europa all’America e al Giappone, assicurando
al congresso un’ampiezza ed una fisionomia del tutto particolari, sì da
farne una importante tappa del termalismo europeo del dopoguerra. Tutti gli
atti furono pubblicati in un volume di oltre mille pagine, edito dal Centro
Studi e Ricerche delle Terme Regina Isabella e Santa Restituta di Lacco Ameno. <<<
Conte, Antonio (Casamicciola). Avvocato,
si dedicò alla vita politica e fu sindaco di Casamicciola nel secondo
dopoguerra, dove fece costruire il monumentale palazzo scolastico, poi in parte
utilizzato come sede municipale. <<<
Conte, Franco (Ischia 1938-1988)
Giornalista, nel 1966 emigrò in Canada, dove lavorò come redattore
capo in un quotidiano in lingua italiana; vi fondò inoltre il settimanale Il
sole illustrato. Ritornato a Ischia diede vita insieme con un gruppo di
amici, nel 1971, a Il Giornale d’Ischia con cadenza prima quindicinale
e poi settimanale, portando avanti sempre un civile dibattito sui maggiori
problemi isolani, come la pianificazione territoriale, l’occupazione
giovanile e soprattutto l’acquisizione delle pinete al patrimonio pubblico
comunale. Pubblicò un bellissimo libro con testi e fotografie, dal titolo Pianeta
Ischia. <<<
Conte, Giuseppe di Crescenzo. Eroe
di Russia. Autore di una importante ricerca concernente il comune d’Ischia
nei suoi aspetti demografici che poi divenne l’argomento della sua tesi
di laurea.
Conte, Michele (Barano ? – Ischia
1958). Colonnello dell’Esercito, decorato al Valor Militare nella guerra
1915-18. Poeta, scrisse liriche in cui trasfonde tutto il suo amore per Ischia. <<<
Convegno Scuola e Turismo. Incontro
di studio svoltosi nel maggio 1968 a Casamicciola, con l’intervento del
Provveditore agli Studi di Napoli, dott. Francesco Vacca, dei Direttori Didattici
dei Circoli dell’isola, del Presidente dell’EVI, dott. Giovanni
Di Meglio, del Presidente dell’Ente Provinciale Turismo, dott. Enzo Fiore,
del sindaco di Casamicciola, comm. Antonio Castagna, del Preside della Scuola
Media Ibsen, prof. Vincenzo Mennella. Vi si trattarono importanti problemi
della scuola isolana, come la necessità di creare in loco nuove istituzioni
e l’esigenza di costruire nuove strutture. <<<
Convegno turistico 1950. Primo convegno,
organizzato dal 13 al 15 maggio 1950 in Casamicciola a cura del Comitato Civico
Diocesano, per affrontare i vari problemi dell’isola (lavoro, acqua,
luce, strade, case, scuole, fogne, trasporti) che si presentavano sulla via
della ripresa economica e del rilancio turistico. Il Comitato d’onore
era presieduto dall’on. Alcide De Gasperi. Del Comitato esecutivo facevano
parte: Monti dott. Raffaele, presidente del Comitato Civico Diocesano, Mennella
prof. Vincenzo, Cernigliano dott. Vincenzo, D’Ascia dott. Franco, Di
Meglio avv. Giovanni, sindaco di Barano; d’Ambra avv. Giovanni, sindaco
di Forio; Mattera geom. Pietro Carlo, sindaco di Serrara Fontana; de la Ville
conte Carlo, direttore dell’EVI; Deuringer dott. Giacomo, direttore del
periodico “Ischia”; Mazzella dott. Luciano, D’Ambra Mario,
Scala rag. Franco, componenti del Com. Civico Diocesano; Telese comm. Vincenzo,
direttore dell’Ufficio del Forestiero d’Ischia; Capezza avv. Andrea,
direttore AVET di Casamicciola; Lombardi cav. Erasmo, presidente della Pro
Casamicciola; Trofa geom. Giuseppe, presidente del Circolo Raggio Verde di
Forio. - Un secondo convegno turistico si svolse, sempre a Casamicciola,
il 28, 29, 30 marzo 1958, organizzato dalla Democrazia Cristiana e presieduto
dall’avv. Guglielmo Waschimps, presidente dell’Amm.ne prov.le di
Napoli. I lavori furono chiusi con un discorso dell’on. Giovanni Leone,
presidente della Camera dei Deputati. Tra le aspirazioni e i voti espressi
nel documento finale si legge anche l’invito di porre allo studio da
parte degli organi competenti «la possibilità di costruzione di
un ponte che unisca Ischia alla terraferma, a similitudine di quanto si sta
facendo per lo Stretto di Sicilia, allo scopo di facilitare l’afflusso
turistico in tutti i periodi dell’anno». <<<
Convento agostiniano di S. Maria la Scala. Sorgeva
nel Borgo di mare o di Celsa; la sua fondazione, incerta, potrebbe essere anteriore
all’anno 1300, ma deve ritenersi che notevole debba essere stata la sua
funzione socio-economica nella storia dell’isola d’Ischia, nel
corso di cinque secoli. Il suo ricco patrimonio documentario è andato
in gran parte perduto. Il convento fu soppresso nel 1809 e il complesso fu
acquistato da una società formata dai signori Michele e Raffaele Scotti
e Luigi Sava di Napoli, mentre la chiesa fu trasformata nell’attuale
cattedrale su concessione del re: il capitolo vi tenne la prima riunione il
22 gennaio 1810. <<<
Convento dei Frati Minori d’Ischia. In
Ischia Ponte, alla contrada detta la Mandra, fu eretto nel 1225. Al 1700 risale
invece la chiesa dedicata a S. Maria delle Grazie e ora detta di S. Antonio.
Quando nel 1809 furono soppressi gli ordini religiosi, i Frati francescani
lasciarono il convento che fu occupato dalle Clarisse prima dimoranti sul Castello,
avendo ottenuto di potervi restare sino alla estinzione dell’ultima suora,
che avvenne nel 1911. L’edificio si ridusse in rovina e qualsiasi idea
di una nuova destinazione naufragava nelle enormi spese previste per il rinnovamento.
Vi furono poi sistemate nel primo dopoguerra le scuole: ginnasio, liceo; per
un decennio funzionò un istituto magistrale autorizzato; prese consistenza
la Biblioteca Antoniana. Nel 1917, grazie all’opera di Padre Valentino
Barile (Ischia 1866-1928) i Frati riscattarono l’antico convento, lo
restaurarono e il 1920 vi fecero ritorno, pur continuando ad avervi ospitalità le
scuole. Nel 1970 fu ricordato con particolari manifestazioni il cinquantenario
del ritorno dei frati, con la consacrazione del nuovo altare secondo le nuove
disposizioni liturgiche. <<<
Convento Passionisti (Casamicciola).
Costruito nei primi anni del 1900. In un secondo momento vi fu annessa la chiesa
dedicata a S. Gabriele dell’Addolorata.
Cooper, James Fenimore (1789-1850).
Romanziere americano, autore di due volumi sui suoi viaggi (Excursions
in Italy, 1838), venne ad Ischia nel 1828 per una escursione, mentre soggiornava
a Napoli. All’approdo al Borgo di Ischia fu colpito profondamente dallo
spettacolo naturale e dal Castello che gli si offrirono davanti agli occhi: «...
Uno scenario che somigliava più ad un quadro fantastico che alla realtà del
nostro mondo quotidiano. Io credo che fosse la cosa più entusiasmante
che avessi visto in questo viaggio». <<<
Cooper, Williams. Cappellano inglese
della flotta di Nelson, che nel 1802 soggiornò nella Villa del Duca
d’Atri a Lacco Ameno e, oltre ad una veduta del Palazzo inserita nella
raccolta Selection of wiews in Egypt, Palestine, Italy.. (1822), ce
ne ha lasciato anche una descrizione: «Il palazzo è posto incantevolmente
alle falde del Monte di San Nicola ad un quarto di miglia dal villaggio di
Lacco. In lontananza si scorge il Vesuvio e, nel panorama, spicca la nostra
flotta ancorata nella rada di Procida. Ho trascorso in questa stupenda residenza
un piacevole soggiorno. Il giardino, ombreggiato da rampicanti, sorretti da
colonne, protegge dal calore. Nella sua quiete e nel riposo dimenticammo quasi
le scene di guerre che si svolgevano non tanto lontano da noi». <<<
Coppa di Nestore. Celebre tazza importata
da Rodi e ritrovata in una tomba a cremazione della necropoli di San Montano,
in Lacco Ameno, su cui è inciso in alfabeto euboico un epigramma in
tre versi, in direzione retrograda, con riferimento alla Coppa di Nestore descritta
da Omero nell’Iliade. L’iscrizione costituisce l’unico
esempio di un brano poetico contemporaneo alla composizione dell’Iliade che
ci sia pervenuto. Esposta nel Museo Archeologico di Pithecusae. Ecco
come G. Buchner racconta il suo ritrovamento: «La Coppa di Nestore è stata
scavata nell’autunno del 1954 da Giosuè Ballirano, mio espertissimo
caposquadra e caro amico fin dagli inizi (1952) dei miei scavi nella necropoli
di San Montano e anche in altre località di Lacco Ameno, dove era situata
l’antichissima colonia greca di Pithecusa. Ecco la vera storia della
scoperta: dopo conclusa la campagna di scavo, nell’inverno del 1954,
Giosuè Ballirano stava lavando i cocci delle tombe a cremazione nella
casa dello scavo, allora in via S. Montano 18 che serviva da casa e bottega,
ossia abitazione e deposito archeologico. D’un tratto mi chiama: “Dottò, è uscita ‘na
crasta co’ a scritta!”, e poco dopo un’altra e un’altra
ancora, e così via. In tutto la “Coppa di Nestore” era ridotta
a oltre una trentina di piccoli frammenti dai quali l’ho ricostruita
io stesso. Abitava allora a Forio d’Ischia il mio amico grecista Carlo
Ferdinando Russo, poi professore all’Università di Bari, e insieme
abbiamo pubblicato sollecitamente la “Coppa di Nestore” con il
suo epigramma, in una nota presentata dal socio Amedeo Maiuri all’Accademia
Nazionale dei Lincei nella seduta del 12 marzo 1955. Questa prima e, finora,
unica, piccola scheggia di poesia in versi esametri dei tempi di Omero conservata
in scrittura contemporanea, ha suscitato enorme interesse tra i filologi grecisti,
tanto che vasta è diventata la bibliografia scientifica su questi tre
versi» (Giorgio Buchner, in Ischiamondo n. 8/1993). <<<
Coppola, Ciro (Casamicciola 1959-1976).
Giovane morto in un incidente stradale a sedici anni. Frequentava il liceo
classico. Fu tra i fondatori dell’Associazione Pro Casamicciola Terme,
che poi nel 1978 decise di dedicargli un premio di poesia per gli studenti
delle scuole medie superiori italiane e poi esteso anche a quelli delle scuole
europee, in modo che il suo nome risuonasse in ogni scuola d’Italia e
d’Europa come esempio di una gioventù studiosa ed affascinata
dallo strumento espressivo della parola poetica: Premio di Poesia Ciro
Coppola. <<<
Corafà, Giorgio. Generale
e viceré di Palermo, fu ospite di Testaccio, in cui venne per cure termali
e acquistò una casa lungo la strada che ora porta il suo nome. Qui morì a
83 anni nel 1775. Egli è ricordato particolarmente per aver fatto costruire, “a
sue spese e per la pubblica utilità”, una strada da Testaccio
alla Marina dei Maronti, fiancheggiata da piante di gelsi, per raggiungere
facilmente la fonte di Olmitello. Nei punti più ripidi furono posti
degli scalini di pietra vulcanica. L’evento è ricordato in alcune
lapidi presenti nel centro della frazione di Barano. <<<
Corot, Camille (1796-1875). Pittore
francese tra i massimi esponenti del paesaggismo romantico. Soggiornò a
Ischia nel 1820. «Il catalogo delle sue opere contiene una serie di quadri
e di disegni alla rinfusa che furono composti ad Ischia. Se fosse possibile
raccoglierli e corredarli con indicazioni biografiche sarebbe un regalo per
tutti gli ischitani» (Paolo Buchner).
Corsa dell’Angelo. Manifestazione
che si svolge il giorno di Pasqua, secondo un’antica tradizione, a Casamicciola,
Forio e Lacco Ameno, in cui si rievoca l’annuncio della Resurrezione
di Cristo alla Madonna da parte dell’Angelo, le cui statue vengono portate
in processione. Significativa e caratteristica la triplice corsa che compiono
i portatori della statua dell’Angelo. Caratteristici anche i canti che
accompagnano tutta la rievocazione. <<<
Corsaro dell’isola verde, Il (Titolo
originale The Crimson Pirate - Film d’avventura del 1952, Gran
Bretagna e USA). Regia: Robert Siodmak. Attori: Burt Lancaster,
Nick Cravat, Eva Bartok, Leslie Bradley, Margot Grahame, James Hayer, Christopher
Lee, Frederick Leicester, Eliot Makeham, Frank Pettingil, Noel Purcell, Dana
Wynter, Torin Thatcher. - Trama: Un brigantino di pirati, agli ordini
del celebre capitano Vallo, cattura nel Mar dei Caraibi un galeone spagnolo
con armi, munizioni e 200 soldati, al comando di Don José Gruda, mandato
a combattere i rivoltosi dell’isola Salina, guidati da El Libre. Vallo
decide di vendere le armi ai ribelli, ma intanto finge di accettare le proposte
di Don José che gli offre 50.000 fiorini per la consegna di El Libre.
La nave giunge nel porto: durante la notte Vallo scende a terra con un uomo
della ciurma e incontra Consuelo, figlia di El Libre, dalla quale apprende
che suo padre è in prigione. Egli le promette di liberarlo e, insieme
a lei, ritorna sul galeone, dove indossa gli abiti di Don Josè, mentre
i marinai vestono le uniformi dei soldati. Preso per l’inviato del Re,
Vallo può liberare El Libre e lo scienziato Prudence; ma, riconosciuto,
deve rifugiarsi con gli altri sul galeone. Qui i pirati che speravano di poter
vendere le armi, avendo compreso che Vallo vuol regalarle agli insorti, si
ammutinano. Nel conflitto El Libre viene ucciso; Vallo e Prudence, incatenati,
vengono calati in una barca e abbandonati alla deriva. Essi però si
salvano e sbarcano incolumi. Messosi a capo dei ribelli, Vallo sgomina gli
avversari, riconquista il galeone e libera l’isola (da cinematografo.it). «Mirabile
storia di una fra le mille avventure del celeberrimo capitano Vallo (Burt Lancaster),
campione invitto della pirateria, terrore del mare dei Caraibi, ladro di tesori
e... di cuori. Benché la vicenda si svolga nel XVIII secolo, si vedono
impiegati nella battaglia un aerostato, esplosivi potentissimi e un sottomarino.
Ma, trattandosi di corsari, sarebbe pericoloso fare obiezioni o domande: fate
dunque un atto di fede e, se non riuscite a credere a tutto, credete alla
metà» (Novelle Film, n. 502/1957). <<<
Corsaro nero, Il (Film d’avventura
del 1936, Italia. Tratto dall’omonimo romanzo di Emilio Salgari) - Regia:
Amleto Palermi. Attori: Ciro Verratti, Guido Celano, Silvana Jachino,
Ada Biagini, Nerio Bernardi, Cesco Baseggio, Checco Durante, Alfredo De Sanctis,
Silvio Bagolini, Augusto Bandini, Renato Bonatti, Renato Caizzi, Roberto Cappella,
Sergio Carmignani, Piero Carnabuci, C. Conti, Romolo Costa, Olinto Cristina,
Eugenio Duse, Fausto Guerzoni, Alfredo Martinelli, Leone Papa, Diego Pozzetto,
Alessandra Varna. - Trama: I fratelli Ventimiglia - il Corsaro Nero
e il Corsaro Rosso - battono i mari delle Antille contro il Governatore di
Maracaibo. Ucciso dal Governatore il Rosso, il Corsaro Nero decide di saldare
definitivamente la tragica partita assaltando Maracaibo. Durante la navigazione
cattura un galeone spagnolo a bordo del quale si trova, sotto altro nome, la
figlia del Governatore. Il Corsaro è preso dalle grazie della fanciulla,
ma quando scopre la sua identità l’abbandona in mare su di una
scialuppa. La fanciulla viene salvata e ricondotta a Maracaibo, dove viene
a sapere, dallo stesso Governatore, di essere solo sua figlia adottiva. E’ così possibile
al Corsaro sposarla quando, dopo un furioso combattimento, egli espugna Maracaibo
e uccide il Governatore (da cinematografo.it). In una cronaca d’epoca
si legge: «Isolani e forestieri hanno avuto una eccezionale sorpresa.
Nel porto d’Ischia si erano saldamente ormeggiate due maestose navi antiche
artisticamente decorate. Una appartenente alla flotta spagnola del 1600, l’altra
appartenente ad una banda di corsari. Un centinaio di losche figure di corsari,
dopo aver preso possesso dei locali dell’Ufficio del Forestiero per stabilirvi
il quartier generale, giravano spavaldamente per il paese. Bianchi, negri,
giapponesi, abbronzati dal mare, sguardi irrequieti, volti orribilmente sfregiati,
armati fino ai denti con fucili, pistole, sciabole, pugnali, scuri e martelli.
Spingevano cannoni e mortai, portavano casse e apparecchi infernali. Isolani
e villeggianti guardavano stupiti quanto accadeva, quasi ricollegavano l’avvenimento
con le gesta piratesche di secoli passati. Dopo qualche ora di smarrimento
la calma è tornata a Porto d’Ischia. I pirati venivano solo per
girare un grande film italiano, Il Corsaro nero». <<<
Corso Angelo Rizzoli. Denominazione
che l’8 ottobre 1972 venne ufficialmente data ad un lungo tratto della
strada principale ed interna di Lacco Ameno che già era detto Via Roma,
nome rimasto alla parte iniziale dal Capitello alla Piazzetta del Fungo. Si
volle così offrire un segno di riconoscimento all’industriale
milanese che aveva dato un notevole contributo allo sviluppo del paese e dell’isola,
oltre ad aver realizzato il complesso ospedaliero.
Corso Vittoria Colonna. Denominazione
dell’arteria ischitana introdotta il 15 agosto 1909 in occasione delle
celebrazioni del quarto centenario delle nozze della poetessa sul Castello;
una strada attigua fu dedicata al consorte Ferrante d’Avalos. Su una
parete della chiesa di S. Girolamo fu scoperta una lapide commemorativa con
testo del vescovo Mario Palladino: «Ischia / custode delle sue glorie
/ in questo marmo ricorda / il quarto nuziale centenario / di Vittoria Colonna
/ che tolta qui sposa / da Ferdinando d’Avalos / l’anno 1509 /
nel cuore d’un prode / armonizzò la canzone / degna del cantor
di Valchiusa / luminosa dei santi ideali / dell’arte, della patria, della
fede / dei perenni sorrisi / dell’isola bella / Anno 1909». Il
sindaco avv. Cristoforo Mazzella e il prof. Vincenzo Mirabella tennero discorsi
rievocativi. Il 1915 alla prima scuola media fu dato il nome di Vittoria Colonna. <<<
Corte letteraria d’Ischia.
Si fa riferimento con quest’espressione a quel vero e proprio cenacolo
culturale che si formò sul Castello d’Ischia nel primo ‘500
ed aveva in Vittoria Colonna e nelle altre donne, principesse e regine, che
vi dimoravano, le ispiratrici e l’oggetto della produzione lirica. Una
corte spirituale, fatta di relazioni, di dedica di lavori e di omaggi poetici,
di visite o di presenze frequenti.Uno studio paerticolare è stato curato
dalla scrrittrice francese Suzanne Thérault: Un cénacle humaniste
de la Renaissance autour de Vittoria Colonna châtelaine d’Ischia (1968). <<<
Cortese, Edgardo. Cittadino ischitano
caduto nella guerra 1915/1918. Decorato con Medaglia d’oro. A lui è intitolata
una strada nel comune d’Ischia. <<<
Cortiello, Mario. Pittore e scultore
nato nel 1907 a S. Sebastiano al Vesuvio (Na), vissuto per molti anni a Lacco
Ameno, dove aveva una mostra permanente. «... Il tema del paesaggio è quello
in cui la sua immaginazione si placa e si intenerisce liricamente sommessa
davanti al motivo naturale che lo incanta con la sua verità e che chiede
di essere poetizzata. Allora, sono immagini semplici e pure, che evocano paesetti
vesuviani, Ischia là dove non si è sconciata, e quei luoghi del
Golfo e della Costiera dove non è avvenuta ancora la grande distruzione
di una bellezza che pareva intramontabile. Gli basta un po’ di verde,
qualche barca, qualche casetta per pretesto di pittura e di racconto semplice
e armonioso, per trovare sulla tavolozza limpidi e gentili colori, per evocare
luminosi spazi in cui circolano l’aria e la luce liberamente, e che circondano
lievi le forme» (Mario Lepore, 1972). <<<
Cossa. Famiglia illustre d’Ischia
e di Napoli. Signori delle isole d’Ischia e Procida, i Cossa furono esperti
negli ardimenti militareschi sulle caravelle che pigliavano in potere, tanto
da meritare la nomea di pirati. Più eminente della casa fu Giovanni
Cossa, che ebbe cinque figli, tra cui quel Baldassarre che, eletto papa, resse
la chiesa dal 1410 al 1415 col nome di Giovanni XXIII. Ai Cossa si deve la
cattedrale, costruita nel 1390 da Pietro Cossa, principe di Bellante: era intitolata
a Santa Maria della Scala e fu concessa agli Agostiniani. <<<
Cossa, Baldassarre. Nacque verso
il 1367 sul Castello d’Ischia, dove il padre era governatore militare.
Si diede alla vita ecclesiastica e nel 1402 ottenne la porpora cardinalizia.
In un periodo di crisi della chiesa, in cui si ebbero papi di varie fazioni,
ebbe la nomina pontificia nel 1410 e assunse il nome di Giovanni XXIII; nel
1414 dovette rinunziare al papato e, alla sua morte, fu tumulato nel
Battistero di Firenze. Il suo nome non è inserito nell’elenco
dei papi, tant’è che la sua denominazione è stata assunta
da altro pontefice. Ad Ischia è a lui intestata una strada. <<<
Cratere del naufragio. Uno dei più famosi
vasi pithecusani che presenta sulle sue pareti la raffigurazione di una scena
di naufragio: il più antico esempio di pittura vascolare figurativo
ritrovato in Italia. Proviene dalla necropoli di San Montano ed è databile
intorno alla fine dell’VIII sec. a. C. Esposto nel Museo Archeologico
di Pithecusae di Lacco Ameno.
Cremato. Zona tra Ischia Porto e
Ischia Ponte, centro dell’antica città di Geronda, detta
anche Arso, sommersa del tutto nel 1302 dalla lava vulcanica che venne
fuori dalla montagna di Fiaiano. La popolazione passò poi a stanziare
sul Castello e solo dopo molto tempo le famiglie cominciarono a riprendervi
dimora. Nel 1853 gran parte fu trasformata in pineta ad opera del botanico
Giovanni Gussone. <<<
Cremonini, Leonardo (Bologna 1925).
Pittore che era solito trascorrere lunghi periodi a Forio, dove giunse dopo
la prima esperienza parigina (1951), in un periodo in cui l’isola era
diventata punto d’incontro di intense esperienze culturali.
Cristianesimo. Gli scavi archeologici
di S. Restituta hanno attestato che comunità cristiane erano già presenti
nel II-III secolo. L’isola era uno degli approdi importanti lungo le
vie commerciali marittime del Mediterraneo e quindi aperta all’ingresso
del Cristianesimo. Si ha una ricca documentazione dei simbolismi che attestano
tutto il movimento ascensionale del signum crucis ad Ischia, con le
immagini più antiche dell’arte funeraria cristiana, immagini simili
alle tante altre rinvenute a Roma e in Campania sino al monogramma costantiniano
e alla croce nella sua intierezza (Pietro Monti). <<<
Croce, Benedetto. Filosofo, storico
e critico (Pescasseroli 1866–Napoli 1952). Era a Casamicciola con i genitori
nella terribile notte del terremoto del 28 luglio 1883, ove rimase sotto le
macerie e ne fu tratto dopo varie ore e vi perdette ambedue i genitori ed una
sorella. Nel 1954 sulla facciata della Villa Verde, presso la quale
aveva alloggiato la famiglia Croce, fu apposta una lapide ad opera della Società italiana
per il progresso delle scienze, formulata dal suo biografo Fausto Nicolini,
con la seguente iscrizione: «Qui sorgeva la Villa / crollata per tremuoto
/ la notte del 28 luglio 1883 / travolgendo / col padre la madre e una sorella
/ Benedetto Croce / giovanetto / unico dopo tanto strazio / sottratto alla
morte». Rovinata dal tempo, la lapide è stata ripristinata sulla
facciata dell’Hotel Coralba (ex Villa Verde). <<<
Cultura, La. Periodico mensile, fondato
nel 1920 da Onofrio Buonocore, che ne fu anche il direttore, dopo l’esperienza
de La Vedetta del Golfo. Furono pubblicati 253 numeri sino al 1942.
Gli argomenti trattati riguardavano la scienza, l’arte, la religione,
la morale, la storia in generale, la letteratura italiana, ed erano per lo
più curati dallo stesso Buonocore. In appendice spazio era riservato
a temi concernenti l’isola d’Ischia negli stessi aspetti citati.
Cuotto. Località tra Forio
e Panza con caratteristiche pietre di tufo, tra cui la Pietra di Tramontana e
la Pietra della Pecorella. Un sentiero conduce alla Grotta del
Rapillo con fumarole uscenti dalla volta.
Curie, Sklodowska Marie (1867-1934).
Fisico francese, di origine polacca, moglie di Pierre, scopritrice del radium
e fondatrice col marito della dottrina della radioattività, fu nel 1918
a Lacco Ameno con una commissione di scienziati per un sopralluogo alle sorgenti
radioattive dell’isola d’Ischia, e accompagnata dal prof. Camillo
Porlezza, direttore dell’Istituto di Chimica Generale dell’Università di
Pisa. Una lapide sulla facciata esterna delle Terme Regina Isabella ne
ricorda l’evento.
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